lunedì 24 novembre 2008

L'Atmosfera

Stiamo crescendo. Dopo l'Ora d'Aria, l'Indipendelta, L'Etrusca e molte altre iniziative che continueremo a portare avanti, abbiamo in cantiere un bel po' di novità.
Innanzitutto non si può non parlare di 85db, in collaborazione con il Big Fish di Sant'Anna di Chioggia. Ogni giovedì alcuni tra i gruppi italiani più interessanti del momento. Fin'ora hanno suonato Egokid, Amycanbe, Bob Corn e Do Not Cry for the Country Boy (in arrivo alcuni video). Hanno divertito e appassionato, chi più chi meno, ma sono stati tutti molto bravi e gentili, il resto è solo questione di gusti personali. La rassegna continua, speriamo di mantenerci su questi livelli, soprattutto per quanto riguarda la risposta del pubblico. Sì, perché è incredibile come siamo riusciti nel difficile compito di fare di necessità virtù. Il fatto che non si possano oltrepassare gli 85db poteva essere una disfatta, invece ha fatto spostare l'attenzione su un altro modo di fare musica, più intimo ma non meno sentito.
La cosa veramente splendida ed emozionate di queste serate è l'Atmosfera. Chi non l'ha pensato? Ricorda quella dei falò, stretti intorno a un fuoco, dove nascono gli amori e si fortificano le amicizie. Oppure quella dei migliori club jazz di Ney York, anche se non siamo mai stati nella grande mela (alcuni di noi sì, vero Ummer?).
Stiamo crescendo, dicevamo, e giovedì sarà un onore ospitare Paolo Benvegnù, uno che ha fatto la storia del rock italiano.
Siateci. Occasioni di questo tipo devono essere sfruttate.
Per il resto prestate attenzione a questo blog. Cercheremo di raccontare nel modo migliore le cose che consideriamo importanti.

sabato 22 novembre 2008

Giovedì 27/11/2008 - Big Fish Lab - Paolo Benvegnù - IMPERDIBILE!!!

Sull'onda del successo del suo secondo disco LE LABBRA (recensione ondarock 7,5 - andate a leggere), arriva al Big Fish Paolo Benevegnù. Il concerto di punta di questa stagione.
Per chi non lo conoscesse, Benvegnù fu il fondatore degli Scisma nel 1993. Importante gruppo italiano degli anni 90.
La sua carriera solista inizia nel 2003 con PICOOLI FRAGILISSIMI FILM.
Il suo cantautorato è ricercato e molto personale. I testi di altissimo livello.
Un concerto imperdibile.
Al Big fish, suonerà in versione acustica.
Set: chitarra e violoncello.
Eccovi un esempio:

sabato 15 novembre 2008

Giovedì 20/11/2008 - Big Fish Lab - Bob Corn + Do Not Cry For The Country Boy Live

BOB CORN
da musicclub.it:
Cos'ha di speciale Tiziano Sgarbi (in arte Bob Corn)? Facile a dirsi: scrive delle gran belle canzoni (*). Perché dedicargli un top su sands-zine? Difficile a spiegarsi: ci proverò nella consapevolezza che, ancor più dei nostri lettori, rischio di non accontentare me stesso. La scrittura di Bob Corn non può certo definirsi innovativa e neppure particolare, in quanto è facile scorgervi quel modello folk-cantautorale ormai classicizzato che da Bob Dylan porta a Will Oldham passando per Leonard Cohen. La voce pare spesso 'rotta' e si produce in suggestive tonalità che fanno pensare ad un Matt Jones più rauco. Quindi, pensando al disco come ad un oggetto asettico e fine a se stesso, non è affatto il caso di gridare 'al miracolo'. Ma non sempre si può valutare un disco con un simile criterio, e si da il caso che "We Don't Need The Outside" è una di quelle realizzazioni che vanno inserite in un contesto più ampio. Non si può scriverne senza scrivere dell'uomo, dell'idealista che anima le scena indipendente italiana attraverso l'organizzazione di concerti o attraverso la piccola etichetta Fooltribe. Così come è impossibile non considerare che i suoi dischi sono totalmente esenti da copyright. Sì!, Bob Corn rappresenta tutti quei valori (fondamentali) sui quali credo da sempre e sui quali si basa l'esistenza stessa di sands-zine. D'altronde le numerose collaborazioni raccolte per questo lavoro, provenienti da Elektrolochmann, Three In One Gentleman Suit, Comaneci, Milaus, Musica da Cucina e Sex OffenderS Seek SalvatiOn, e le altrettanto numerose etichette indipendenti che hanno contribuito a pubblicare la versione in vinile misurano con una certa precisione la temperatura al rispetto di cui gode lo Sgarbi nel (ormai non tanto) piccolo circuito del nu-folk made in italy. In un momento in cui si tende a strafare, e arrangiamenti semplicemente volgari vengono fatti passare per visionari, questo disco si attiene, a dispetto delle numerose presenze, ad una semplicità e ad una essenzialità esemplari. Mai c'è uno scarabocchio di suono in più del necessario e mai vengono ricercate soluzioni pretenziose e/o pretestuose. E i collaboratori, che come 'presenze' preziose infestano il disco, contribuiscono non poco alla sua riuscita trasfondendoci dentro un'ombra di malata magia psichedelica e impercettibili iniezioni di contemporaneità. Ma c'è dell'altro. Qualcosa che va al di là della bellezza delle canzoni e di quello che è un lavoro particolarmente inspirato, qualcosa che a che fare con la sincerità dell'uomo che tali canzoni ci propone. Qualche anno fa avrei forse scritto: comprate questo disco ma prima ancora comprate "The Freweelin' Bob Dylan". Oggi scrivo: comprate questo disco e di comprare i dischi di Bob Dylan potete farne anche a meno. (*) Le 10 canzoni sono tutte sue, ad eccezione di Cold and gold che è cofirmata da Ahlie Schaubel e With you che è di Majirelle


DO NOT CRY FOR THE COUNTRY BOY:
'Dietro lo pseudonimo di 'Do Not For The Country Boy" si cela Andrea Cola, voce dei disciolti Sunday Morning, e ora impegnato in questo progetto solitario di grande fascino. Dotato di una voce di grande impatto emotivo, si muove attraverso atmosfere acustiche, che si differenziano dalla "quasi" omologata scena del nuovo folk, con un'attitudine ipnotica e quasi soul nell'approccio ai brani che interpreta. Che possono essere brani di Bob Dylan, come dei Jesus & Marychain o dei Velvet Underground, che egli dilata e trasfigura in ballate che si trasformano in qualcosa di assolutamente personale. Un grande talento, e un bel segreto nascosto della nostra scena alternativa[..]'. LUIGI BERTACCINI.

venerdì 7 novembre 2008

Giovedì 13/11/2008 - Big Fish Lab - Amycanbe Live



Quantcast

Gli Amycanbe provengono dalla zona costiera della Romagna, nel nord-est dell’Italia.Inizialmente sono stati formati da Marco e Mattia nel 2002. Dopo un anno incontrarono Francesca, e la band cominciò aprendere forma. L’approcio e il gusto musicale dei tre, provenienti da diverse esperienze, era perfettamente complementare.
La voce di Francesca si adattava con gli arrangiamenti semplici ma mai banali.
Il quarto membro della band, Paolo (chitarra, tromba, clarinetto e synth) rinforzò le caratteristiche della band.
Uno degli interessi dell’attuale quartetto è quello di combinare suoni acustici con l’elettronica.

Dopo le prime esperienze live in discoteche, locali, e teatri in Romagna, gli Amycanbe hanno registrato e autoprodotto un EP di 5 canzoni.
Questo ha attratto l’attenzione della critica e portò a un successo più vasto.
All’inizio del 2007 la band ha firmato un contratto con l’etichetta indipendente inglese Dancing Turtle Records,
e il loro primo album “Being a Grown-Up sure is Complicated” è uscito in Ottobre.

Nello stesso periodo la band si è impegnata in un tour in Inghilterra, poi seguito da un secondo, dove suonarono a Londra, Leeds, Bristol, Oxford e Sheffield,con particolare successo in importanti venues quali il 12 Bar Club ed il Jamm di Londra, ed il Komedia di Brighton. La canzoni della band sono anche state mandate in onda sulla radio inglese BBC radio 1…
Oltre al primo album, sono stati pubblicati anche 2 singoli in edizione limitata su vinile, uno di questi contiene il brano “Your Own Thing” remixato dal produttore giapponese Daisuke Tanabe.

http://www.amycanbe.it/
http://www.myspace.com/amycanbe
http://amycanbe.blogspot.com/

Amycanbe - Killer Bees