giovedì 5 novembre 2009

Rassegna Cinematografica: Realtà Disturbate

Giovedì 19 novembre: ROSEMARY'S BABY di Roman Polanski (1968)

"Guy è un attore teatrale, sua moglie si chiama Rosemary ed è in attesa di un bambino. I vicini, i Castevet, sono cordialissimi, per quanto un po' invadenti. E Rosemary è un tantino apprensiva e paranoica, anche se bisogna capirla se nel suo stato si mette in po' in ansia. Forse il film fondativo dell'horror moderno, e forse il capolavoro di Polanski. La tensione (insostenibile) è creata a partire da un minuzioso realismo, e una New York luminosa e affollata diventa il luogo del terrore per eccellenza, della convivenza di paure ancestrali e fobie metropolitane. Sconvolgente il finale quasi "minimalista". Oscar a Ruth Gordon come migliore attrice non protagonista"



Giovedì  26 novembre: STRADE PERDUTE di David Lynch (1996)

"Scritto da D. Lynch (194) col coetaneo Barry Gifford, questo thriller allucinato come un incubo parla dell'incapacità di un uomo di mantenere il controllo sulla propria vita. Lo fa attraverso una struttura narrativa paragonabile a quella di una fuga (musicale) oppure all'anello di Moebius che si avvolge su sé stesso senza che sia possibile distinguere la parte esterna da quella interna, una struttura in cui è scardinato addirittura il fondamento di ogni narrazione, l'identità del protagonista. Si può anche non salire sul film, cioè respingerlo, ma “è difficile sottrarsi al suo fascino inquietante, negare la fosca bellezza delle sue immagini, dimenticare la presenza minacciosa dell'uomo misterioso”. Musiche di Angelo Badalamenti e Barry Adamson con una dozzina di canzoni"



Giovedì 3 dicembre: LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE di Alfred Hitchcock (1958)

"A causa delle sue vertigini, l'agente Ferguson è a riposo per non aver impedito un incidente mortale a un collega. Un amico gli chiede di sorvegliare sua moglie, che ha manie suicide. Di fronte a Ferguson, paralizzato dalle vertigini, la donna si butta da un campanile, o almeno così crede il povero agente. Ma un giorno un incontro casuale rimette tutto in gioco.

Uno dei film più belli della storia del cinema. La regia funzionale al racconto, alla suspense, all'intreccio di corpi e fantasmi, raggiunge le vette del sublime. Un grande film di amore e morte, sullo sfondo di una San Francisco onirico. Tutta la prima parte ambigua e misteriosa, poi sempre più morbosa, e un finale agghiacciante. Le giravolte della sceneggiatura non contano, conta l'ipnosi e l'atmosefra, la strordinaria doppia Kim Novak. Straordinaire fotografia di Robert Burks e musica di Bernard Herrmann."



Giovedì 10 dicembre: WAKING LIFE di Richard Linklater (2001)

"Girato dal vivo in 25 giorni con 60 attori, anche non professionisti, e poi montato, fu affidato alla matita di Bob Sabiston che, con l'aiuto di 30 tecnici e in 9 mesi di lavoro, lo trasformò in un cartoon. È il 1° rotoscopio (inventato nel 1917 dai fratelli Fleischer e usato anche in Biancaneve e i sette nani) dell'era digitale.

Personaggi in cerca di autori (Bazin, Debord, Kierkegaard, Nietzsche, Sartre e soprattutto Philip K. Dick) camminano per le strade di un centro urbano, parlando di tutto e riflettendo sul senso della vita reale, la vita da svegli, come dice il titolo. Il tutto è dato come un incubo onirico del protagonista W. Wiggins"



alle ore 21 nel centro sociale di Loreo. Ingresso gratuito per i tesserati o 5 euro per tutto il pacchetto (molto meglio di sky)..

chi non viene è più disturbato di Lynch!

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